Mal di Testa, cefalea, emicrania: che cosa fare?

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Il mal di testa (per i tecnici cefalea o emicrania quando coinvolge un solo lato del cranio) è una brutta carogna, chi ne soffre in forma cronica sa cosa intendo, giornate intere buttate, abuso di farmaci, nervosismo e tanta, tanta frustrazione. Quando si ha male alla testa diventa difficile fare qualsiasi cosa, anche semplicemente parlare con un amico o leggere un messaggio sul cellulare. I sintomi? Eccone alcuni tra i più comuni: sensazione di cerchio alla testa, tensione nucale, nausea, vomito, dolore agli occhi, vertigini.  Alcuni mal di testa diventano tanto feroci che l’unico sollievo è sdraiarsi al buio, prendersi un analgesico e silenzio assoluto…

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E’ possibile superare questo disagio cronico tanto antipatico? Per esperienza diretta e personale posso dirti: CERTAMENTE SI‘!

Ho iniziato a soffrire di cefalea dall’età di 9 anni, tutta la mia famiglia ne soffriva compresi i miei bisnonni materni, il mio neurologo mi aveva consigliato di mettermi il cuore pace – “non c’è soluzione per te, il tuo mal di testa è genetico”-. Risonanza Magnetica OK, Tac Idem, esami del sangue perfetti, ho provato ogni sorta di cocktail a base di farmaci (del tipo Ibuprofene + Nimesulide + Naprossene Sodico in un’unica assunzione) e nessun risultato se non una grande gastrite cronica. Certamente dopo il farma-cocktail il dolore se ne andava, per ritornare ancor più forte dopo qualche ora…che disperazione!

Non mi sono mai rassegnato all’idea di vivere in questo modo, fino a che a 22 anni, dopo tanti anni di vani tentativi, un provvidenziale incontro con un terapeuta olistico esperto in kinesiologia e nutrizione ha cambiato la mia vita: dopo 15 giorni di terapia ne ero fuori, mal di testa scomparsi, cervicale rilassata, nervosismo assente, e soprattutto tanta voglia di vivere! Da quel momento ho deciso di dedicare la mia vita alla ricerca, allo studio di metodiche complementari alla Medicina Ufficiale al fine di aiutare più persone possibile a stare bene.

Quindi cosa fare? Che strategie seguire?

La prima cosa da fare è prenderci cura del nostro sistema EPATOBILIARE, per intenderci fegato e cistifella. Il mal di testa è quasi sempre causato da un sovraccarico epatico, congestione biliare, ovvero toppe tossine circolanti che il fegato non riesce a “smaltire” in modo corretto. E’ fondamentale una buona detox, sostenendo il fegato,   cistifellea e reni con piante depurative (come per esempio il tarassaco, carciofo, cardo mariano, desmodio, crisantello americano, etc.) ed ovviamente una sana e corretta alimentazione? E’ FONDAMENTALE CAMBIARE LE PROPRIE ABITUDINI ALIMENTARI: assumere integratori senza contestualmente adottare un cambio di dieta non porta ad alcun risultato concreto. A tal fine può essere utile il test delle intolleranze alimentari per scoprire quali alimenti eliminare e per quanto tempo: generalmente frumento, dolci e latticini.

Un altro fattore da prendere in considerazione lo stress ovvero sistema nervoso: un eccesso di tensione nervosa,  pensieri e responsabilità porta a contrarre la muscolatura, specialmente  i muscoli del collo, il trapezio superiore e la mandibola generando cervicalgia e cefalea nucale. Il rimedio che può fare la differenza (oltre ad una sacra vacanza:-) è il MAGNESIO.  Può essere utile anche un buon complesso di vitamine del gruppo B.

Anche l’aspetto emotivo gioca un ruolo importante, oltre a ripulire il corpo dalle tossine è altrettanto importante prenderci cura delle tossine emotive, molto più tossiche di quelle alimentari. Emozioni come la rabbia, la frustrazione, e l’ira repressa ( la medicina cinese lo afferma da 4.000 anni) intossicano il fegato e la cistifellea molto più di un hot dog:-) La floriterapia e le tecniche della kinesiologia emozionale possono “disintossicarti emotivamente” in modo fantastico.

Ovviamente ogni caso è a sè, per quanto simili siamo comunque tutti diversi: genetica, storie personali del presente e del passato differenti ci rendo unici, pertanto generalizzare e ridurre il tutto ad un semplice protocollo dieta-fegato-rabbia è alquanto  grottesco. Ci sono tanti altri fattori da prendere in considerazione, come l’aspetto ormonale, problemi alla colonna, stress visivo, stress elettromagnetico di cui parlerò prossimamente in un altro post. In ogni caso, ciò che ho verificato di persona “sul campo” è che non ho mai visto un mio cliente non migliorare drasticamente seguendo gli spunti di cui sopra. Chi ha orecchi per intendere, intenda…

 

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